ABOUT
L'azienda
La storia
La famiglia Malvicini da generazioni coltiva uva a Ziano Piacentino, importante centro vitivinicolo della Val Tidone. Le prime notizie della lavorazione della vite risalgono alla metà dell’Ottocento con il bis nonno Aurelio. Uno dei figli di Aurelio, Vincenzo, nel primo dopoguerra, inizia, secondo la tradizione del luogo, a commercializzare uva da tavola e da vino, con la vicina città di Milano.
Negli anni a seguire sviluppa una piccola attività di cantina allargando la propria clientela anche nell’hinterland milanese.
Solo nel 1970 i figli di Vincenzo, Aurelio e Piero, aprono definitivamente la loro cantina con la denominazione di Azienda Malvicini Vincenzo & Figli.
Sono passati oltre quarant’anni e oggi l’azienda, dopo la prematura scomparsa di Piero, continua la sua attività con il figlio Claudio per proseguire con le generazioni future, tramandando conoscenze e tradizioni.
Oggi l’Azienda Malvicini Claudio, si compone della cantina e del centro aziendale, sempre nel paese di Ziano, dove era originariamente nata, con 14 ettari di vigneto, condotti in agricoltura biologica, senza l'uso di concimi e sostante chimiche di sintesi.
La maggior parte delle operazioni in campo, potatura dei vigneti, gestione della chioma e vendemmia, sono condotte manualmente. L'azienda si avvale di esperienza e tecnica, per abbattere oltre alle sostanze chimiche anche l'impatto ambientale.
Vitigni
Le uve coltivate dell’Az. Agricola Malvicini sono Ortrugo, Malvasia, Chardonnay,
per le qualità a bacca bianca, Barbera, Bonarda e Pinot Nero per quelle a bacca rossa.
Questi sono i vitigni che storicamente hanno rappresentato l’ampelografia della zona di Piacenza. La Malvasia, uno dei vitigni più diffusi a livello nazionale, in zona viene coltivata nella varietà Malvasia di Candia Aromatica, tipica esclusivamente delle colline piacentine e dalle particolarità uniche, come profumo e sapore, prima dell’uva e poi anche del vino.
L’Ortrugo rappresenta un vitigno assolutamente autoctono, quindi presente solo nell’area del piacentino, il cui nome deriva da un’espressione dialettale locale, “l’altruga", che significa “altra uva”, in quanto era inizialmente conosciuta ma non vinificata.
Lo Chardonnay è un vitigno internazionale molto diffuso nel Mondo. In azienda si coltivano due varietà di uva nera, la Bonarda e la Barbera, che sono le basi del Gutturnio, il principale vino piacentino.
La gamma di prodotti è sempre in evoluzione per vini di eccellenza che esprimono modernità, senza dimenticare tradizione e la nostra storia.
Vigneti
I vigneti che compongono l’Azienda Agricola Malvicini sono:
la Cascina Nuova, vigneto composto da Barbera, Malvasia, Chardonnay e Muller Thurgau, complessivamente di 3,00 ettari con orientamento Sud-Est di ottima esposizione e un’età del vigneto compresa tra i 10 e i 15 anni; la Cascina Vecchia, di ettari 2,5 composto da una parte con Malvasia, Barbera e Bonarda (quest’ultimo un vigneto di oltre quarant’anni) e una parte, sempre Malvasia, Barbera e Bonarda di circa venti anni, entrambe con esposizione Sud-Ovest; il Ferrano, composto prevalentemente da Barbera e Bonarda, gode di un’ottima esposizione a Sud e i vigneti sono di circa trent’anni, questo su una superficie di 2 ettari;
il Rivone, vigneto composto da Chardonnay, Barbera, Bonarda e Malvasia, in zona fresca nel fondovalle, si trova a fianco al Torrente
Lora, che consente allo Chardonnay e alla Malvasia un’ottima maturazione e si estende su una superficie di circa 2 ettari;
la Costa presenta una parte rinnovata di circa 3 ettari di Barbera e Bonarda e una di circa 1,5 ettari di oltre cinquant’anni.
A breve quest’ultima verrà rinnovata. Anche questo podere storicamente appartiene alla famiglia Malvicini e gode di ottime caratteristiche pedoclimatiche e di esposizione.
La Cantina
L’Azienda Agricola Malvicini produce vini DOC dei colli piacentini, con uve coltivate e lavorate direttamente in azienda come Gutturnio, Bonarda, Malvasia, Barbera, Ortrugo e Chardonnay. In produzione anche due spumanti, uno Rosé ed uno Brut.
La cantina è sempre rimasta a Ziano Piacentino in viale dei Mille 37, ma negli anni, dal 1970 ad oggi, si è profondamente modificata. Le prime vasche in cemento hanno lasciato spazio all’acciaio e la cantina, così com’è nata, è stata ristrutturata nel 1999, ampliata nei suoi spazi con un fabbricato con il tetto in legno e ampliata anche nella sua capacità.
Le moderne tecnologie, sempre legate alla tradizionale lavorazione del vino, sono state introdotte per aumentare il livello di qualità del vino.
Nel 1997 l’azienda si è dotata di una catena di imbottigliamento, che permette di produrre fino 40 mila bottiglie all’anno, che ancora oggi utilizza.